I RACCONTI DI SEBASTOPOLI, UN SAGGIO LETTERARIO di Lev Tolstoj

di Federico Canziani

I racconti di Sebastopoli furono pubblicati da Lev Tolstoj tra il 1855 ed il 1856, quando l’autore viveva il 27° e 28° anno di vita. Racconta, in tre capitoli ben ordinati nell’esposizione dei fatti, il periodo dell’assedio di Sebastopoli durante la guerra di Crimea di metà ‘800 tra l’Impero russo e la coalizione costituita da Gran Bretagna, Francia e Regno di Sardegna.

A tale guerra il celebre scrittore russo partecipò in qualità di ufficiale e, in questo breve saggio di circa cento pagine, racconta il drammatico quadro che si presentava nella città di Sebastopoli durante quei periodi di scontri.

La strutturazione del saggio letterario è ben precisa ed organizzata in tre capitoli o meglio racconti di cui il primo descrive, con carattere introduttivo, i luoghi come si presenterebbero ad un osservatore capitato casualmente in quella città in quel preciso periodo storico, senza che venga trascurata la crudezza della guerra e dei suoi effetti, aspetto accentuato dalle capacità letterarie e descrittive dell’autore.

Nei successivi due racconti, vengono descritti i momenti più drammatici dell’assedio della città.

La presentazione dei luoghi e degli avvenimeti acquista intenso significato e valore proprio per lo stile letterario utilizzato che prescinde dalla semplice cronaca ma che sottolinea, nell’ambito della descrizione dei fatti reali, i significati profondi dei crudi contesti. Tali significati poi costituiranno, nel resto della letteratura e saggistica tolsoiana, i capisaldi del suo pensiero di pace, le tematiche contro la guerra e l’esaltazione del rapporto di comunione tra l’uomo e la natura.

Potrebbe costituire, in sostanza, l’innesco dell’esplosivo stile letterario e filosofico di Lev Tolstoj.

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